CARDINALE ILDEFONSO SCHUSTER


Alfredo Ildefonso Schuster nacque a Roma il 18 gennaio 1880 da Giovanni, un bavarese arruolato a Roma negli zuavi pontifici, e dalla bolzanina Anna Tutzer. Il futuro cardinale di Milano venne battezzato, nel gennaio del 1880, ed orfano di padre, entrò undicenne come alunno nel monastero di San Paolo fuori le mura, dove, in seguito, rivestì l’abito benedettino ed emise la professione monastica, assumendo il nome di Ildefonso, che vuol dire prode in battaglia.

Nel 1898 iniziò l’anno di noviziato, dove strinse rapporti con il beato Placido Riccardi che lo plasmò ad una robusta spiritualità fondata sul senso della propria nullità e dell’assoluto abbandono alla volontà di Dio. Nel 1899, il 13 novembre,  emise i “voti semplici” e prese il nome di Ildefonso, mentre è il 13 novembre 1902 il giorno in cui  emise i “voti solenni”.

Divenne monaco esemplare e il 19 marzo 1904 venne ordinato sacerdote nella basilica di San Giovanni in Laterano. Una carriera rapida e senza intoppi. Studi di teologia nel collegio benedettino di Sant’ Anselmo, sull’ Aventino e nel 1903 la laurea in Teologia e Filosofia. Un anno dopo l’ ordinazione a sacerdote. Un cursus honorum senza sbalzi. Da maestro dei novizi a procuratore generale dei benedettini, da presidente del Pontificio istituto orientale a visitatore apostolico. Nel frattempo si dedicò a ponderosi studi come la storia dell’ abbazia di Farfa e il “Liber sacramentorum” in otto volumi. Ma l’ operoso benedettino non fu dedito solo agli alti studi storici e teologici. 

Dal 1919, il 29 giugno l’abate Schuster appose la firma al primo volume del “Liber Sacramentorum”,”In natali Apostolorum”. Cui faranno seguito altri otto volumi, l’ultimo nel 1929.

Il 26 giugno 1929 venne nominato Arcivescovo di Milano, il 15 luglio Cardinale nel concistoro segreto ed il 21 luglio fu consacrato Vescovo da Pio XI, nella Cappella Sistina. L’8 settembre il Cardinale Ildefonso Schuster fece il suo ingresso in Milano.

Sua costante ispirazione fu san Carlo Borromeo e di lui imitò la carità verso gli infelici, la fermezza nel difendere l’integrità della fede e la libertà della Chiesa, la premura per l’incremento della partecipazione ai sacramenti e la dottrina cristiana, l’assidua presenza accanto al popolo soprattutto mediante la visita pastorale, attuata quasi cinque volte in tutta la Diocesi.

Nel 1930 iniziò le Visite pastorali e nel mese di agosto aprì il nuovo Seminario Pio XI a Venegono Inferiore. Iniziò poi i Sinodi diocesani nel 1931 ed il 29 ottobre 1932, alla vigilia della festa di Cristo Re, il Cardinale Schuster consacrò la cappella dell’Università Cattolica del S. Cuore.

Nel marzo del 1934 fu nominato dal Santo Padre suo legato per le celebrazioni del millenario dell’abbazia di Einsiedeln in Svizzera e nel maggio 1935 inaugurò il Seminario Maggiore di Venegono.

Sarà nel 1937 che istituì la giornata annuale di offerte per le “nuove chiese” e nel novembre 1941 a Masnago aprì il Pre-seminario. Ricordiamo quando istituì la Pia Associazione “Pro Seminario”, nel 1942, e ne nominò Segretaria diocesana Ezia Fiorentino.

L’8 dicembre 1944 consacrò la Diocesi a Maria e nel 1945, durante la Festa di Pentecoste, nacque l’Istituto Secolare delle Missionarie del Sacerdozio Regale per precisa volontà del Cardinale che ne stese il primo Statuto. Venne nominata come Presidente Ezia Fiorentino,  ed Assistente spirituale diocesano Padre Raineri Boga.

Durante la seconda guerra mondiale rimase nella sua città, occupata dalle truppe tedesche, scongiurò con il suo intervento la distruzione di Milano e soccorse, senza distinzioni di parti, le innumerevoli sofferenze e le miserie provocate dal conflitto. Testimoniano il suo appassionato zelo la convocazione di cinque Sinodi Diocesani e di un Concilio Provinciale, la celebrazione di Congressi Eucaristici e Mariani, l’edificazione e la dedicazione dei luoghi di culto, le numerose e puntuali lettere al clero e al popolo, il rinnovamento della vita liturgica, l’impulso dato agli oratori parrocchiali e ai centri culturali, il rilancio del quotidiano cattolico, l’appoggio offerto all’impegno sociale cristiano.

Seguendo più nel dettaglio, nel marzo 1949 benedì la prima pietra della «Domus Ambrosiana», Casa di accoglienza per i senza tetto e nel 1950  diede inizio al Processo informativo diocesano per la beatificazione del Cardinale Carlo Andrea Ferrari. Sempre in quell’anno, il 2 agosto, vi fu l’erezione canonica dell’Istituto Secolare Missionarie del Sacerdozio Regale e tra il 15 ed il 22 aprile 1951 la missione Mariana diocesana e la consacrazione della diocesi al Cuore Immacolato di Maria.

Tra il 3 ed il 9 settembre presiedette, come Legato pontificio, il Congresso Eucaristico Nazionale ad Assisi e nel 1953 diede inizio ai lavori del Convitto Ecclesiastico di Saronno per la formazione dei giovani sacerdoti. Un susseguirsi di date importanti, tra cui, sempre in settembre, tra il 6 ed il 13, data in cui presiedette, come Legato pontificio, il Congresso Eucaristico Nazionale a Torino ed il 29 settembre, quando sull’esempio del Papa, indisse l’Anno Mariano per la diocesi milanese.

É il 1954 che lo vide eletto Presidente della seconda Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ed il 19 marzo  quando celebrò in Duomo il 50° di ordinazione sacerdotale, circondato da ben 20.000 bambini. Si recò a Salerno nel mese di luglio, per la ricognizione canonica delle spoglie di S. Gregorio VII, già abate di S. Paolo. Ed è il 1 agosto dello stesso anno, quando celebrò la sua ultima funzione in Duomo.

Purtroppo il 14 agosto, per ordine perentorio dei medici, lasciò Milano per il Seminario di Venegono Inferiore, onde rimettersi in salute e troviamo l’ultimo incontro con Ezia Fiorentino nel quale si prodigò in confidenze, raccomandazioni, indicazioni per il futuro dell’Istituto e suoi personali. Il 30 agosto il Cardinale Schuster morì.

La salma venne trasportata a Milano tra due ali ininterrotte di folla che pianse, pregò, s’inginocchiò. Fece sosta in ogni paese, dove si chiusero le fabbriche, suonarono le campane. Una stragrande folla gremì giorno e notte il Duomo per salutare la salma venerata. Il 30 agosto 1957, a tre anni dalla morte del Cardinale Schuster, il Cardinale Montini, suo successore, avviò il Processo informativo per la causa di beatificazione del santo Arcivescovo. Ed il 12 maggio 1996, durante una solenne celebrazione presieduta da Giovanni Paolo II in San Pietro, il Cardinal Alfredo Ildefonso Schuster venne proclamato beato.

La “pietas” dell’ uomo, e la sua inesausta attività pastorale sono solo alcuni dei segni tipici e inequivocabili di santità. Racconta Marco Garzonio in una recente biografia di Schuster, l’ episodio di una suora miracolata. Successe che la religiosa, condannata da un tumore agli occhi, nel 1956 chiese di essere accompagnata a pregare sulla tomba dell’ arcivescovo. Poco dopo, sul tram, mentre faceva ritorno in convento, per la suora, oltre il finestrino, non c’era più la notte. Prima ombre, poi luce, poi colori, quindi forme, e lei che gridava alla superiora, che per mano l’ aveva accompagnata in quel gesto di estrema pietà: ‘ Ci vedo’. Un altro classico della miracolistica legata alla beatificazione è invece più recente. Scrive Garzonio: “Correva la metà degli anni Ottanta. La salma del presule era stata estratta dal loculo, in duomo, il 28 gennaio del 1985. Agli occhi dei periti e dei testimoni incaricati della ricognizione, volto e corpo apparvero intatti. Un fatto straordinario, che andava a soddisfare le richieste della legge canonica.”

EZIA FIORENTINO

Cofondatrice, con il Beato Cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, dell’Istituto Secolare delle Missionarie del Sacerdozio Regale di Cristo.

Ezia Fiorentino nacque a Busto Arsizio il 1° dicembre 1911. Nel 1929 si iscrisse all’Istituto Superiore di Magistero dell’Università Cattolica di Milano e conobbe Padre Gemelli ed Armida Barelli della quale sarà per anni collaboratrice fidata.

Nel 1935 si laureò in Filosofia e storia e dal 1936 al 1938 fu assistente di pedagogia di Sofia Vanni Rovighi, della Gioventù Femminile di Azione Cattolica. Dai primissimi anni accademici, conobbe Padre Gabriele di Santa Maria Maddalena: carmelitano, maestro di spirito, incoraggiava i laici ad attingere il loro zelo apostolico ad una profonda pietà e prolungata intimità con Dio. Sulla strada della vita interiore e dell’unione con Dio, guiderà Ezia per molti anni.

Nel 1938  fu Armida Barelli a presentare Ezia Fiorentino all’Arcivescovo di Milano, il Cardinale A. I. Schuster, che la nominò Presidente diocesana della Gioventù Femminile di Azione Cattolica. Si instaurò da subito una profonda sintonia di pensiero e di azione tra loro.

Purtroppo, nel 1939 morì suo padre, Matteo. Dal 1938 al 1945 insegnò anche alle Scuole Magistrali dell’Istituto Sacro Cuore di Milano e gli eventi bellici e la collaborazione col Cardinale Schuster affinarono e potenziarono la sua attenzione e il suo impegno verso i bisognosi di qualunque età e condizione.

Nel  1942 il Cardinale Schuster la nominò Segretaria diocesana della Pia Associazione “Pro Seminario”, carica che ricoprì fino al 1957.

Nel 1945, con il Cardinale Schuster, fondò l’Istituto Secolare delle Missionarie del Sacerdozio Regale di Cristo, Padre Raineri Boga fu l’assistente spirituale diocesano dell’Istituto fino al 1969, anno in cui l’Istituto ricevette il riconoscimento pontificio.

Nel 1948 Ezia Fiorentino e altre 20 Missionarie pronunciarono la Prima Professione e nel 1957 emisero i Voti Perpetui. Ezia rimase la Presidente dell’Istituto fino al 1988.

Nel 1951 venne eletta Consigliere comunale al Comune di Milano e iniziarono i suoi impegni civici di “assistenza e beneficenza” e nel 1966 la sua opera generosa e infaticabile per lo sviluppo di numerose istituzioni assistenziali le meritò l’ambrogino d’oro del Comune di Milano, di cui divenne cittadina benemerita.

Nel 1956 , come abbiamo già ricordato, insegnò religione alla Civica scuola “Manzoni”, nella quale ricoprì anche la carica di vicepresidente. Lasciò l’insegnamento per limiti di età nel 1977. Lo stesso anno, il 1957, vide la sua emissione dei voti perpetui.

Più avanti, nel 1959, partecipò ad un corso di Esercizi, guidati da padre Alberto Bassan S.J.  che sarà suo Direttore spirituale fino agli anni ’90. Purtroppo nel 1960 morì sua madre, Maria Martini Fiorentino. Fu nel 1988 che lasciò la presidenza dell’Istituto Secolare delle Missionarie del Sacerdozio Regale di Cristo.

Il 20 marzo del 2009 ritornò alla casa del Padre.